martedì 30 novembre 2010

Berlusconi, Putin e Gheddafi, vinca il migliore!!

Dopo che Wikileaks ha reso pubblico ciò che pensa il Dipartimento di Stato americano su Berlusconi, il re Sole di Arcore, proprio questa settimana, incontra i suoi due compari: Gheddafi e Putin. E’ proprio sfortunato.
Dalle rivelazioni di Wikileaks, Gheddafi e Putin vengono dipinti come due capi di Stato allergici alla democrazia.
Personaggi che nei loro Paesi confondono gli interessi pubblici con quelli privati.
Gheddafi è dipinto per quello che è, ovvero un dittatorello ipocondriaco, che usa il botulino per stirare le rughe, sempre seguito come un’ombra dalla sua bionda (badante?) guardia del corpo.
Putin è il capo di una Russia in cui la mafia la fa da padrona.
E Berlusconi?
Il re Sole è stato definito dai rapporti confidenziali rivelati da Wikileaks, il portavoce in Europa di Putin.
Il nostro Paese, secondo gli USA, è diventato uno Stato inaffidabile da parte del nostro maggior alleato. La troppa disinvoltura nel mantenere dei rapporti stretti e “strani”con la Russia e con la Libia, mette l’Italia ai margini delle cancellerie che contano.
Certo non fa piacere a nessun italiano ciò che emerge dai documenti pubblicati dal sito di Assange, sul re Sole ovvero: è un vanitoso, incapace, inetto, inefficace ed è debole fisicamente e politicamente per le troppo orge sessuali.
Desolante.
Ed in un quadro simile, cadono sfortunatamente, le visite a Tripoli e Mosca.
D’accordo, il re Sole ha una faccia di bronzo riconosciuta da tutti, ma certamente avere questi incontri bilaterali con Gheddafi e Putin in mezzo a questa tempesta, non è facile. Sarà difficile anche per chi non ha mai saputo dove fosse di casa l’etica pubblica, prendere degli accordi chiari e pubblici nell’interesse dell’Italia, con questi due suoi amichetti, visto le accuse dirette a questi tre “statisti” dal Dipartimento di Stato americano, di usare il loro ruolo politico, per fare affari anche privati.
Credo che, dopo queste rivelazioni, la reputazione dell’Italia sia andata, se possibile, ancora di più sotto i tacchi.
E’ buio nel nostro Paese.
E’ calata la notte sulla nostra Repubblica.

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