giovedì 25 novembre 2010

Maroni e il garantismo

Il ministro dell’Interno, Maroni, nella trasmissione “in mezz’ora” della Lucia Annunziata, ha ripetuto più volte di essere un garantista anche dopo l’uscita della motivazione della sentenza di condanna a 7 anni di carcere per mafia del sen Marcello Dell’Utri.
Sul senatore, ha dichiarato che fino alla sentenza definitiva, il braccio destro di Berlusconi deve essere considerato innocente, perché così vuole la nostra Costituzione.
E allora vorrei fare una domanda a Maroni: da garantista, giudica colpevole o innocente chi grazie a leggi ad personam come quelle della “depenalizzazione del falso in bilancio” o del dimezzamento della prescrizione, il presidente del Consiglio, Berlusconi, è stato prosciolto o prescritto in vari processi?
In questi casi, ministro Maroni, Berlusconi è da considerare innocente perché non è mai stato condannato dalla Cassazione, oppure, come succede in tutti i Paesi a democrazia matura, chi riveste un ruolo pubblico di grande responsabilità dovrebbe dimettersi se esce da un processo con la formula: questo reato non è più considerato reato, oppure il non luogo a procedere perché il reato è stato prescritto?
Aspetto fiducioso un chiarimento.

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