giovedì 18 novembre 2010

A proposito delle Authority

Le Authority sono delle autorità indipendenti che dovrebbero tutelare i cittadini dalle irregolarità di gruppi economici, sulla comunicazione, sulla nostra privacy, eccetera. Dovrebbero essere, quindi al nostro servizio.
Per cui la loro indipendenza da tutto e da tutti, è un elemento fondamentale perché questi organismi possano funzionare e svolgere il loro compito con correttezza.
Durante la trasmissione televisiva, Report di domenica scorsa in onda su Rai 3 che trattava questo argomento, sono emerse delle situazioni che mettono in dubbio la loro terzietà.
Sono stati esaminati dei casi in cui i controllati sono nominati dai controllori; costi esorbitanti; privilegi difficili da digerire; lentezze nel perseguire casi di illegalità; poca trasparenza, insomma un quadro non molto confortante.
Ad esempio, l’indipendenza che, come abbiamo visto, dovrebbe essere la premessa per un buon funzionamento di una Authority è messa in forte discussione con la nomina all’Agcom, l’autorità garante per le comunicazioni, di Antonio Martuscello. Nel servizio era evidenziato il passato di questo ex viceministro all’Ambiente di Berlusconi, fondatore in Campania di Forza Italia, insomma un passato che lo colloca in modo netto e preciso, come un uomo di fiducia di Berlusconi.
La cosa però più paradossale in questa faccenda è che questo Martuscello ha sostituito Giancarlo Innocenzi, un altro membro che si è dovuto dimettere perché beccato al telefono con Berlusconi che lo trattava come fosse un suo dipendente e che, se lo fosse stato davvero, visto i toni che usava il re Sole, Innocenzi avrebbe potuto denunciarlo per mobbing.
Addirittura, in una telefonata intercettata, il re Sole lo accusava di non impegnarsi troppo per chiudere le trasmissioni che riteneva contrarie al suo governo, in primis Annozero, e brutalmente gli ricordava che in quel ruolo, così ben pagato, lo aveva messo lui.
E arriviamo allora alle prebende.
Presidenti e componenti delle varie Authority ricevono stipendi incredibili: vanno dai 280mila annui di Pizzetti, garante della Privacy, ai 512mila sempre annui di Catricalà, presidente dell’Antitrust. Le indennità dei consiglieri sono poco al di sotto di queste cifre.
Sono tutte prebende che superano lo stipendio del presidente degli Stati Uniti d’America che riceve 400mila dollari, meno di 300mila euro l’anno. Così come Schwarzenegger, governatore della California che ha un Pil che la porrebbe al settimo posto nel mondo, ha un’indennità di poco superiore ai 160mila euro annui. Mentre gli altri governatori americani ricevono circa 90mila euro sempre all’anno..
Non credo serva aggiungere altro.

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