venerdì 19 novembre 2010

Siamo un Paese a sovranità limitata

Negli ultimi dieci anni la capacità di crescita del nostro Paese è così diminuita che ci pone al 179simo nel mondo, un gradino sotto Haiti!!
Tutti gli indici di civiltà, economici e sociali, ci vedono agli ultimi posti in Europa e nel mondo.
Insomma, siamo un Paese in piena regressione.
Il debito pubblico è ormai andato oltre i 1840miliardi di euro, praticamente il 120% del Pil.
Questo debito è detenuto anche da creditori stranieri tra cui la Francia e la Germania che lo finanziano con centinaia di miliardi di euro.
Ormai siamo un Paese a sovranità limitata.
Per farmi capire meglio uso un esempio: se un’azienda privata è esposta pesantemente con un istituto di credito e senza questi crediti fallirebbe, le sue scelte aziendali dovranno essere concordate con la banca finanziatrice, che di fatto diventa il socio di maggioranza.
E questa è la nostra situazione economica. Noi crediamo che le scelte di Tremonti siano tutte farina del suo sacco. Non è così. Incidono moltissimo le richieste dei governi degli Stati creditori. Se questi Paesi decidessero di non rinnovare alla scadenza i titoli in loro possesso, l’Italia potrebbe fallire.
La Grecia è stata salvata dagli aiuti degli Stati europei ed è stata costretta da questi a prendere misure draconiane per risollevarsi, tra le proteste dei cittadini greci impoveriti.
Altro esempio. Il governo dell’Irlanda, Paese dell’EU che si trova sull’orlo della bancarotta, ha difficoltà ad accettare gli aiuti europei, perché, accettandoli, perderebbe definitivamente la sua sovranità nazionale. In futuro le sue scelte sulle politiche economiche, non si prenderebbero più a Dublino, ma a Bruxelles.

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