venerdì 17 dicembre 2010

Berlusconi fugge dai dibattiti

Il presidente del Consiglio è un egoarca. Ha una idea smisurata di se. Si sente una spanna sopra chiunque.
Ebbene visto il soggetto mi chiedo: perché il re Sole di Arcore non è andato ospite in nessun talk shaw televisivo, dopo aver vinto la battaglia sulla mozione di sfiducia di martedì scorso?
Chiunque avesse vinto e possedesse il suo ego e il suo narcisismo, sarebbe andato in tutti i dibattiti televisivi a godersi il trionfo.
Invece, dopo il voto, ha partecipato solo all’ennesima presentazione del libro di Vespa.
Ospite di un giornalista che neanche se gli punti una pistola alla tempia avrebbe il coraggio di fare delle domande che possono mettere in difficoltà il suo re Sole.
Poi ha fatto le solite comparsate telefoniche in qualche assemblea organizzata da qualche suo maggiordomo.
Insomma ha parlato e comiziato senza interruzioni e senza uno straccio di domanda.
Nei dibattiti televisivi dove qualche domanda potrebbe sfuggire, spedisce i suoi cortigiani.
“Lui” è un semidio, non può dibattere con altri politici.
Per cui si può tranquillamente affermare che Berlusconi non dibatte, fa monologhi perché ha paura delle domande che potrebbero fargli qualche giornalista con la schiena dritta.
E’ già successo in passato che, per essere stato incalzato con qualche domanda, il nostro dittatorello se ne sia andato sdegnato dallo studio televisivo.
Il re Sole, l’egoarca, vuole solo sudditi, non accetta cittadini con la testa pensante che possano fargli delle domande che lo mettano in difficoltà.
Il suo comportamento con la stampa è più vicino ai Putin, ai Gheddafi che agli Obama.
Svegliamoci prima che sia troppo tardi.
O forse lo è già.

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