Esiste ancora nel nostro Paese il reato di “apologia del fascismo”?
La legge n° 645 del 20 giugno del 1952 (legge Scelba), punisce tra l’altro: “(…) chi esalta, minaccia o usa la violenza quale metodo di lotta politica” e altro ancora.
Ebbene, giovedì scorso ad “Annozero” di Santoro, all’accusa di Antonio Di Pietro di comportarsi da fascista, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha risposto in quel momento di concitazione della trasmissione e quindi più vero: “Si. Sono fascista. Sono orgoglioso di essere fascista”.
Mi pare che ci siano tutti gli estremi penali e amministrativi previsti dalla legge Scelba.
Immagino che qualche magistrato abbia seguito la trasmissione di Santoro e, visto che questa legge è ancora in vigore e l’azione penale è obbligatoria, qualche Pm dovrebbe chiedere conto al ministro delle sue affermazioni.
Siamo ancora uno Stato di diritto, oppure vige la legge della giungla: il più forte vince sempre?
E’ buio nel nostro Paese.
E’ calata la notte sulla nostra Repubblica
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