giovedì 14 luglio 2016

Testo della mia L'Isola a TPN del 16 luglio 2016


Credo che l'argomento di quest'Isola creerà parecchi mal di pancia in alcuni, ma secondo me è giusto parlare chiaro su quanto sta avvenendo in Europa, in Italia e anche nel nostro cortile sull'immigrazione biblica cui stiamo assistendo.
Ad esempio uno dei primi provvedimenti della nuova amministrazione Ciriani a Pordenone, è stata quella di togliere la possibilità ai profughi accampati nei parchi cittadini, di usare internet togliendo il wi-fi.
Forse è un atto dovuto, ma sicuramente ha voluto lanciare un segnale: pordenonesi, è arrivata la cavalleria che vi sta liberando da questi straccioni.
Certo, la xenofobia, il razzismo nel nostro Paese viene da lontano, ispirato spesso da chi occupa alti ruoli istituzionali.
Come nel caso dell'ex ministro leghista Calderoli che dette dell'”orango” all'allora ministro dell'Integrazione Kyenge, cittadina italiana di origine congolesi.
E quando la procura per poter perseguire Calderoli per questa esternazione chiaramente razzista, chiese l'autorizzazione a procedere, al Senato, furono solo 46 i “sì”, quelli del Movimento 5 Stelle, mentre i “no” furono 196, compresi 81 senatori del PD, e 12 le astensioni.
Peter Gomez ricorda che in quell'occasione il buon cattolico di santa romana chiesa, Giovanardi, dopo aver ricordato che nella Lega ci sono uomini di colore, (come se un ladro non fosse un ladro se ha degli amici perbene), sparò: Bisogna tenere conto delle indiscusse qualità operative del senatore in qualità di vicepresidente del Senato”.
Qui siamo oltre il ridicolo!
E sempre sul caso Kyenge, il berlusconiano Lucio Malan attaccò\ la magistratura accusandola di avere “un chiaro pregiudizio culturale perché se un cittadino di nazionalità europea fosse stato paragonato a una scimmia nessuno avrebbe ravvisato un reato di nessun tipo”.
Senza accorgersi che solo un razzista ritiene gli europei esclusivamente bianchi.
Questi sono solo alcuni degli esempi in cui chi ci governa, si è dimostrato complice del clima che si respira nel Paese.
Ormai anche nei democratici Parlamenti europei siedono dei partiti e dei personaggi chiaramente xenofobi.
E' il segno che il razzismo sta ritornando a galla.
Ma chi è contrario ai razzismi deve levare la propria voce contro coloro che creano un clima di odio e di divisione, altrimenti diventa complice di questo fascismo strisciante.
Non bisogna avere paura di schierarsi.
Liliam Thuram, il calciatore francese campione del mondo nel 1998 e che ha militato in diverse squadre italiane di serie A, ora impegnato con una sua fondazione contro il razzismo, ad un giornalista che gli chiedeva: Secondo te quando il pubblico fischia un calciatore nero per il colore della sua pelle, dovrebbe uscire dal campo?”, ha risposto:
No, dovrebbero uscire tutti i suoi compagni e gli avversari in campo”.
Sarebbe una bella lezione di civiltà.
Vi leggo ora cosa ha scritto sul suo blog, Giulio Cavalli sul grave episodio di Fermo che mi pare sia l'intervento più appropriato.
Emmanuel Chidi Namdi è morto.
Fuggito da una Nigeria insanguinata e tetra.
Emmanuel deve aver pensato che l'Italia fosse un approdo se non sicuro almeno più sicuro di quella sua nazione di violenza e sangue.
Emmanuel invece in Italia è morto di quella morte di carne e botte da cui pensava di essere scappato.
E' morto perché ha difeso la compagna dal vomito di insulti di un bieco xenofobo da stadio, un cretino prototipo del cretino medio che di questi tempi trova troppo spazio.
ITALIANO UCCIDE NEGRO, sarebbe da titolare così.
Se avessimo il fegato di ribellarci di questa merda travestita da politica, dovremmo prendere il cadavere di Emmanuel e lasciarlo sul tavolo del salotto di Salvini, per vedere la faccia che fa mentre guarda il risultato di una vigliaccheria che ha concimato e ora comincia a tornagli in bocca.
Sarebbe da ascoltare cosa ne pensano questi quattro cenci da stadio che riversano la propria vigliaccheria in un odio troppo facile per non essere codardo.
Sarebbe da chiedere agli italiani di razza italiana, se davvero non disconoscono la violenza dei loro integralisti.
ITALIANI, PRENDETE LE DISTANZE DALL'INTEGRALISMO ITALICO.
Ecco sarebbe da titolare così.
La colpa di Emmanuel, morto pestato, è stata di aver voluto difendere la compagna chiamata “scimmia” da un piccolo razzista che giocava a fare l'ultrà.
CHE SCHIFO QUESTO NEGRI CHE NON CI STANNO A FARE I NEGRI”.
Intanto, negli Stati Uniti continua la simpatica abitudine dei poliziotti bianchi di uccidere con una certa facilità i neri.
E poi un nero decide di vendicarsi sparando ai poliziotti bianchi com'è accaduto a Dallas.
Non mi pare sia un mondo piacevole.
Forse è il caso di fermarci riflettendo sulle parole del Papa, quando immaginava Dio che incontrando un razzista gli diceva:
TI RICORDI DI QUELL'IMMIGRATO CHE TUTTI SCHIACCIAVANO E NESSUNO VOLEVA? ERO IO!”

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