giovedì 4 agosto 2016

Testo della mia "L'Isola" a TPN del 4 agosto 2016


Nella metà degli anni cinquanta, io ero un bambino e abitavo in un paese della provincia.
Ho ancora vividi ricordi di quel periodo.
Il mondo in cui si era immersi era completamente diverso dall'attuale.
Si era appena usciti da una guerra disastrosa, c'era estrema povertà in un grande strato della popolazione.
Il tempo scorreva lento.
Il traffico stradale era quasi inesistente e il silenzio era la regola.
E questo mondo immobile, periodicamente veniva rotto da degli imbonitori da fiera che, col megafono installato sul tettuccio delle loro auto giardinetta, invitavano la popolazione ad acquistare i loro prodotti, in genere povere cose.
Me ne ricordo uno in particolare, vendeva un amaro: il “Fernet Balestra”.
Io e altri bambini, eravamo riusciti ad imparare a memoria i suoi slogan sempre uguali e tutt'ora ne ricordo alcuni.
Con quel gracchiante megafono esaltava le qualità di quel prodotto sparando che il Fernet Balestra è il più forte degli amari”.
Che era praticamente la panacea di tutti i mali e chiudeva con un ultimo invito che ricordo perfettamente con simpatia per la sua ingenuità: Oggi, a scopo reclame, la ditta vi fa pagare solo vetro, manodopera e spese, in tutto arriva a lire 100. Chi vuole acquistarlo venga avanti, dico 100 lire una bottiglia di Fernet Balestra”.
Incredibilmente, alcuni, facendo anche dei sacrifici, comperavano questo intruglio convinti che fosse davvero un balsamo per la salute.
Era un mondo semplice, ma aveva delle regole ferree.
Chi rubava, chi teneva comportamenti scorretti non in linea con i valori della società contadina d'allora, era messo all'angolo.
Veniva espulso dalla comunità.
Oggi questo mondo è cambiato e chi si fa strada nella vita usando metodi anche disonesti, è visto come una persona capace, un esempio da seguire, insomma, un furbo.
Pasolini direbbe che il mondo contadino si è guastato definitivamente.
Ora ci sentiamo tutti sgamati, tutti svegli, pensiamo che oggi questi venditori non avrebbero successo, perché siamo scolarizzati, leggiamo, ci informiamo, insomma, siamo molto più svegli della gente d'allora.
Questi imbonitori da fiera paesana non ci potrebbero più incantare.
Ma ne siamo proprio sicuri?
Io penso che le nuove tecnologie digitali, abbiano portato al mondo contemporaneo molte cose positive, ma anche alcune negative.
Siamo bombardati in tempo reale da montagne di notizie.
Alcune televisioni trasmettono H24 notizie da tutto il mondo.
Ma i fatti cui veniamo a conoscenza, ci scivolano via come l'acqua sul marmo.
Non riusciamo più a riflettere, a ragionare su ciò che ci accade intorno.
Accettiamo acriticamente i fatti come ci vengono presentati, senza farci un'idea frutto di ragionamenti, di riflessioni sulle notizie che leggiamo e sentiamo dai vari opinionisti.
Beviamo tutto quello che i media giornalmente ci propinano.
Come gli attentati terroristici islamici.
Il caso del presidente francese Hollande è emblematico.
Immediatamente dopo la strage del Bataclan a Parigi, il presidente francese diede ordine di bombardare le città dell'Isis, lo Stato islamico.
Quest'ordine fu salutato entusiasticamente da molti francesi.
I bombardamenti che seguirono fecero centinaia di morti tra i civili, donne e bambini inclusi.
Ma il gradimento di Hollande, in discesa costante ormai da tempo, ebbe un'impennata nei sondaggi per la sua azione muscolare.
Evidentemente quei francesi che si sono ricreduti sul loro presidente, hanno apprezzato la sua reazione contro il terrorismo islamico, ma non hanno riflettuto abbastanza che la guerra al terrorismo non è tra due eserciti, ma è una guerra che si deve combattere e vincere con i servizi segreti, con le intelligence, bloccando ad esempio le vendite di armi a quei tagliagole e non bombardando le città uccidendo popolazioni civili inermi.
Azioni che, viceversa, fanno aumentare la rabbia, la voglia di rivalsa di quei popoli creando l'humus ideale per fare nuovo proselitismo, nuovi terroristi pronti anche a morire.
Chiudo quest'Isola con un invito: non credete ai populisti che vi lisciano il pelo per carpire il vostro consenso.
Non fatevi abbindolare da coloro che vi suggeriscono scorciatoie per risolvere problemi complessi che richiedono tempi lunghi anche di anni.
Che vi fanno credere che stanno facendo informazione, mentre in realtà usano il “caso del giorno” per seminare divisioni e odio.
Quindi fate molta attenzione: questi pifferai magici, questi imbonitori da fiera paesana in realtà vogliono vendervi un nuovo “Fernet Balestra”, quello che risolve tutti i problemi.

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