Nessuno
ne parla.
Solo
Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano ha riportato questa
notizia e questa omertà ci dà la misura dello stato comatoso della
nostra informazione ormai venduta o troppo timorosa verso la casta
padrona.
Primo
fatto.
Della
Maria Elena Boschi conosciamo tanti risvolti del suo agire politico.
Sappiamo
che ha mentito al Parlamento quando disse che non si era mai
interessata ai fatti della banca Etruria dove suo padre rivestiva il
ruolo di vicepresidente.
Ma
sappiamo che è stata smentita clamorosamente, visto che ha brigato
sottotraccia affinché la banca venisse salvata assieme al padre,
come hanno dichiarato molti testimoni nella Commissione Parlamentare
sulle banche.
Per
questo motivo, anziché presentarsi nella sua circoscrizione
elettorale del suo territorio cioè Arezzo, dove pochi l'avrebbero
votata, è stata dirottata a Bolzano, dov'è meno conosciuta.
Ma
ecco il nuovo fatto.
A
Milano c'è una candidata di Forza Italia che è nella situazione
peggiore della Boschi rispetto ai noti disastri bancari.
Il
suo nome è Cristina Rossello e fa l'avvocato.
Tra
i suoi clienti annovera Berlusconi, che ha assistito nella causa di
separazione con la ex moglie, Veronica Lario.
Berlusconi
ha sempre avuto il debole di portare in Parlamento i suoi avvocati.
Celebri sono stati nella prima fase del berlusconismo, come i Previti,
Pecorella, Contestabile ed in seguito i Ghedini, D'Asola, Pietro
Longo eccetera.
Ma
la Rossello è molto altro.
E
stata nei CdA della Mondadori, della Spafid (la fiduciaria di
Mediobanca).
Era
una persona vicina ai Ligresti, ma aveva anche ricoperto un'altra
carica che fa discutere: è stata vicepresidente di Veneto Banca, una
della due banche venete comperate a 50 centesimi l'una da Intesa
S.Paolo.
Prima
di diventare vicepresidente, l'avv. Rossello è stata membro
esecutivo del CdA e presidente del Comitato di controllo e rischi
della banca veneta.
Come
vicepresidente, riporta sempre Barbacetto, è stata duramente
sanzionata dalla Consob.
Ha
ricevuto una mega-multa assieme ai vertiti dell'istituto bancario
veneto di 5milioni 485mila euro.
La
motivazione della Consob è stata: “ per comportamenti
irregolari nei finanziamenti concessi ai clienti per l'acquisto di
azioni”; per la non correttezza delle informazioni relative
alla determinazione del prezzo delle azioni dell'istituto e altre
mancate comunicazioni al pubblico; per la scorretta rappresentazione
della situazione della banca in occasione dell'aumento di capitale
nel 2014 e per analoghi comportamenti in occasione dell'emissione di
bond.
Ora
facciamo un confronto tra la Boschi e la Rossello.
La
Boschi ha gravi responsabilità politiche causa un conflitto di
interesse avendo il padre vicepresidente di Banca Etruria.
Ma
non ha responsabilità dirette nella gestione dell'Etruria.
Invece
la Rossello ha delle responsabilità dirette visto che era ai vertiti
di Veneto Banca.
Per
cui delle due l'una scrive Barbacetto: “O sapeva quello che il
suo istituto stava combinando, mandando in fumo i
risparmi di migliaia di famiglie, e allora è
direttamente responsabile del disastro avvenuto, oppure non si è
accorta di nulla, e questo sarebbe ancora peggiore, per cui non
merita certo di andare a rappresentarci in Parlamento.
Ma
qualcuno se n'è accorto? Qualcuno ha il coraggio di scriverlo?”.
Ecco,
questo è un esempio di ottimo giornalismo, ma che evidenzia vieppiù
come l'informazione in Italia sia ormai omertosa e di parte.
E
poi viene da chiedersi: come mai, visto che Rossello è un candidato
di Berlusconi, i giornali che si dicono di sinistra (vedi alla voce
Repubblica...) non ne fanno menzione?
L'inciucio
post elettorale tra il “delinquente naturale” ed il Bullo di
Rignano è già in vigore?
Attenzione
quindi, teniamo gli occhi aperti e il cervello sempre in funzione!
Nessun commento:
Posta un commento