lunedì 19 febbraio 2018

L'inciucio tra Berlusconi e Renzi è già in vigore?


Nessuno ne parla.
Solo Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano ha riportato questa notizia e questa omertà ci dà la misura dello stato comatoso della nostra informazione ormai venduta o troppo timorosa verso la casta padrona.
Primo fatto.
Della Maria Elena Boschi conosciamo tanti risvolti del suo agire politico.
Sappiamo che ha mentito al Parlamento quando disse che non si era mai interessata ai fatti della banca Etruria dove suo padre rivestiva il ruolo di vicepresidente.
Ma sappiamo che è stata smentita clamorosamente, visto che ha brigato sottotraccia affinché la banca venisse salvata assieme al padre, come hanno dichiarato molti testimoni nella Commissione Parlamentare sulle banche.
Per questo motivo, anziché presentarsi nella sua circoscrizione elettorale del suo territorio cioè Arezzo, dove pochi l'avrebbero votata, è stata dirottata a Bolzano, dov'è meno conosciuta.
Ma ecco il nuovo fatto.
A Milano c'è una candidata di Forza Italia che è nella situazione peggiore della Boschi rispetto ai noti disastri bancari.
Il suo nome è Cristina Rossello e fa l'avvocato.
Tra i suoi clienti annovera Berlusconi, che ha assistito nella causa di separazione con la ex moglie, Veronica Lario.
Berlusconi ha sempre avuto il debole di portare in Parlamento i suoi avvocati. Celebri sono stati nella prima fase del berlusconismo, come i Previti, Pecorella, Contestabile ed in seguito i Ghedini, D'Asola, Pietro Longo eccetera.
Ma la Rossello è molto altro.
E stata nei CdA della Mondadori, della Spafid (la fiduciaria di Mediobanca).
Era una persona vicina ai Ligresti, ma aveva anche ricoperto un'altra carica che fa discutere: è stata vicepresidente di Veneto Banca, una della due banche venete comperate a 50 centesimi l'una da Intesa S.Paolo.
Prima di diventare vicepresidente, l'avv. Rossello è stata membro esecutivo del CdA e presidente del Comitato di controllo e rischi della banca veneta.
Come vicepresidente, riporta sempre Barbacetto, è stata duramente sanzionata dalla Consob.
Ha ricevuto una mega-multa assieme ai vertiti dell'istituto bancario veneto di 5milioni 485mila euro.
La motivazione della Consob è stata: “ per comportamenti irregolari nei finanziamenti concessi ai clienti per l'acquisto di azioni”; per la non correttezza delle informazioni relative alla determinazione del prezzo delle azioni dell'istituto e altre mancate comunicazioni al pubblico; per la scorretta rappresentazione della situazione della banca in occasione dell'aumento di capitale nel 2014 e per analoghi comportamenti in occasione dell'emissione di bond.
Ora facciamo un confronto tra la Boschi e la Rossello.
La Boschi ha gravi responsabilità politiche causa un conflitto di interesse avendo il padre vicepresidente di Banca Etruria.
Ma non ha responsabilità dirette nella gestione dell'Etruria.
Invece la Rossello ha delle responsabilità dirette visto che era ai vertiti di Veneto Banca.
Per cui delle due l'una scrive Barbacetto: “O sapeva quello che il suo istituto stava combinando, mandando in fumo i risparmi di migliaia di famiglie, e allora è direttamente responsabile del disastro avvenuto, oppure non si è accorta di nulla, e questo sarebbe ancora peggiore, per cui non merita certo di andare a rappresentarci in Parlamento.
Ma qualcuno se n'è accorto? Qualcuno ha il coraggio di scriverlo?”.

Ecco, questo è un esempio di ottimo giornalismo, ma che evidenzia vieppiù come l'informazione in Italia sia ormai omertosa e di parte.
E poi viene da chiedersi: come mai, visto che Rossello è un candidato di Berlusconi, i giornali che si dicono di sinistra (vedi alla voce Repubblica...) non ne fanno menzione?
L'inciucio post elettorale tra il “delinquente naturale” ed il Bullo di Rignano è già in vigore?
Attenzione quindi, teniamo gli occhi aperti e il cervello sempre in funzione!

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