Sul Reddito
di Cittadinanza il presidente della Confindustria, Bonomi, a suo tempo aveva sparato:
l’Italia è il nuovo “Sussidistan”.
Alleviare le
sofferenze ai poveri non è evidentemente nelle corde del capo degli
industriali italiani.
Bonomi e
compagnia cantando vorrebbero che i fondi del RdC venissero dirottati alle
imprese. Per cui se dei soldi pubblici vanno ai poveri sono un sussidio non
sostenibile, mentre se vengono dirottati alle imprese sono finanziamenti utili.
C’è poi il problema
delle aziende che chiudono in Italia per trasferirsi in altri Paesi dove i
lavoratori vengono sfruttati e quindi pagati meno. Aziende che negli anni avevano ricevuto aiuti
dallo Stato, e poi chiudono magari licenziando i propri lavoratori con un sms. Una
situazione insostenibile.
E così c’è
chi propone di penalizzare le aziende che agiscono in questo modo, infliggendo
loro una multa pari al 2% del fatturato. Ma questo non piace a Bonomi, alla
Lega e a Draghi che propongono piuttosto di premiare le Aziende che rimangono
in Italia.
E così in
questo modo lo Stato in modo surrettizio finanzierebbe con incentivi e aiuti a
quelle aziende che si comportano in modo solo giusto e lecito.
Praticamente,
questa classe dirigente vorrebbe dare soldi pubblici a chi si comporta
normalmente, anziché punire chi si comporta disonestamente.
Questi sono
i ragionamenti di certa classe politica e della classe imprenditoriale.
E poi i
media al servizio permanente di questa razza padrona, vogliono convincerci che
questo governo non è né di destra né di sinistra, ma è neutrale.
L'ovazione che Draghi ha ricevuto all'assemblea di oggi della Confindustria, vorrà pur dire qualcosa!
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