lunedì 20 settembre 2021

Palamara a Pordenonelegge

 

Ho trovato strano che “Pordenonelegge” abbia invitato Palamara, anche se il libro  scritto dall’ex magistrato assieme a Sallusti, ha venduto oltre 300mila copie.

Molti nomi che sono stati fatti nel libro li hanno querelati. Ad altri, Palamara ha chiesto scusa per averli diffamati.

Viviamo davvero in una repubblica delle banane se un imputato per fatti gravissimi, può parlare liberamente in una vetrina così importante.

Ricordo che Palamara è stato cacciato dalla magistratura, dopo aver occupato ruoli di primissimo piano, per avere tramato assieme a dei parlamentari per sistemare in ruoli apicali nelle Procura magistrati di loro gradimento.

I tribunali hanno agli atti delle intercettazioni che lo riguardano che fanno rabbrividire i cittadini per bene.

Eppure lui si piange addosso e dice: “Sono stato fatto fuori perché non accettavo il sistema”. Incredibile. Lui che assieme a dei politici importanti, è stato intercettato mentre discuteva su chi mandare nelle Procure più importanti del Paese e nel suo libro si permette, senza vergogna, di affermare  che “il sistema interno alla magistratura è alimentato da interessi che si intrecciano con la politica e determinano a chi assegnare incarichi dove mettere magistrati amici che al momento opportuno possano eseguire la strategia di potere decisa da alte sfere”.

E allora mi chiedo: se l’imprendibile capo mafioso, Matteo Messina Denaro, scrivesse un libro con uno pseudonimo sulla mafia parlandone in termini positivi e avesse successo, “Pordenonelegge” lo inviterebbe, visto che non ci sono sue foto recenti e quindi non sarebbe riconoscibile dalle forze dell’ordine?

Mah!!

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