Salvini e di
altri leader di Destra, prospettano Berlusconi come un ottimo candidato alla
presidenza della Repubblica. Molti, su questa indecente proposta, hanno sorriso
amaro.
Un “delinquente
naturale” al Quirinale non si è mai visto. Eppure questa possibilità esiste
davvero. I cittadini ai quali viene l’orticaria solo all’idea di ritrovarcelo in
quel ruolo, pensano che un evento simile sia impossibile.
A questi rispondo
che la nostra classe politica è degna delle peggiori scelte.
Un esempio.
Chi poteva immaginare che qualche anno fa 314 deputati avrebbero votato a
favore della mozione Paniz, sulla questione Ruby Rubacuori, a quel tempo
minorenne e partecipante alle famose “cene eleganti” nelle residenze di
Berlusconi. Quella mozione in sintesi recitava: Berlusconi, quando durante una
visita istituzionale a Parigi chiamò per diverse volte la questura di Milano insistendo
perché rilasciassero questa ragazza marocchina fermata per furto, lo ha fatto perché
convinto davvero che Ruby fosse la nipote del presidente egiziano Mubarak, e
poteva quindi creare un problema internazionale.
Una
votazione parlamentare da scandalo planetario.
Ora, molti
di quei parlamentari che hanno votato quella oscena mozione, siedono tutt’ora in
Parlamento.
E allora mi
pongo una semplice domanda: politicanti simili responsabili di quella porcata
che ha sporcato indelebilmente la storia già non molto brillante del nostro Parlamento,
se avessero i numeri con la complicità di Renzi e trovassero un interesse personale,
sono certo che voterebbero a Presidente anche un vecchio ottantacinquenne
malaticcio, con un passato da “delinquente naturale” e con diversi processi
tutt’ora in corso in vari Tribunali del Paese.
Questo è un
Paese i cui cittadini per molte volte, durante questi ultimi trent’anni, pensavamo
di aver toccato il fondo dell’etica politica.
Ma se
dovesse succedere questa catastrofe e questi politicanti eleggessero Berlusconi
presidente, credo che avremmo raggiunto l’abisso più profondo, dal quale non
potremmo riemergere per molti decenni.
Nessun commento:
Posta un commento