martedì 9 agosto 2022

La colpa non è del "bajon"!

L'Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale ha stanziato un milione 613mila euro per strutture sanitarie private. ASFO si è accorta che: “il mancato rispetto dei tempi di attesa per prestazioni sanitarie sia di natura ambulatoriale sia di ricovero, determina un peggioramento della salute della popolazione regionale, con conseguente morbilità aggiuntiva a carico del servizio sanitario regionale e incremento dei costi”.

Pensa un po’, chi l’avrebbe mai detto!

A Roma avrebbero detto: Me cojoni!

Tutto questo perché i cittadini regionali, specialmente quelli della Destra Tagliamento, sono costretti da anni a recarsi in Veneto per trovare una struttura sanitaria che li visitino e curino in tempi umani. Ad esempio, attualmente le prenotazioni in FVG per quanto riguarda la radiologia (ecodoppler, eco-mammografia ecc.), sono tutte bloccate. Chi avesse bisogno di questi esami e vorrebbe che fossero eseguiti in regione, deve aspettare almeno un anno. Per cui le nostre donne per una mammografia  devono rivolgersi a strutture del vicino Veneto. Uno scandalo.

Sono diversi anni che i pordenonesi per una cataratta devono recarsi a Fossalta di Portogruaro. Ora quei fenomeni di Trieste, vedi Riccardi e Fedriga, si stanno accorgendo del problema e corrono ai ripari. E con chi? Ma naturalmente finanziando la Sanità privata anziché potenziare quella pubblica. Ritengo questo una vergogna. La Sanità dev’essere pubblica. Purtroppo per la Sanità regionale la politica triestina ritiene di copiare la Lombardia e il Veneto che l’hanno praticamente privatizzata.

E così tra qualche anno e già si intravedono parzialmente i risultati, chi potrà pagarsi le cure mediche può farsi curare, mentre chi non ha capacità finanziarie, insomma chi è povero, si gratta!

Quando andrete al seggio per votare, ricordatevi di quei partiti che vogliono destrutturare la Sanità pubblica a favore del privato. E ricordate pure, che la Sanità è di competenza regionale e occupa oltre due terzi del bilancio regionale. Quindi quando inveite contro questo sistema che ci porta ad una Sanità da serie A per chi può ed una di serie B per i poveri, i colpevoli hanno nome e cognome, gli ultimi in ordine di tempo sono: l’assessore alla Sanità Riccardi e il presidente Fedriga.

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