La classe politica in Italia è fantastica.
Ecco un esempio.
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, l’8 dicembre scorso a Bruxelles, ha dato il suo parere positivo alla risoluzione dei Governi europei sulla richiesta della Commissione europea che raccomandava ai Paesi membri di dare a tutti i poveri un sostegno economico senza limite di durata.
Nelle stesse settimane il governo Meloni e quindi anche la Calderone aveva deciso di smettere di versare a partire da luglio prossimo, il Reddito di Cittadinanza agli occupabili, cioè a coloro che sono nella condizione di lavorare.
Per cui Calderone a Roma fa e dice una cosa, mentre a
Bruxelles fa e ne dice un’altra. Meraviglioso vero? Eppure la risoluzione
dell’Ue non si presta a equivoci, recita infatti: “Non vi sono dati che indichino, in media, un impatto negativo
significativo di trovare lavoro per chi percepisce il sostegno al Reddito
minimo. Per le persone che sono in grado di lavorare, solide reti di sicurezza
sociale devono agevolare la reintegrazione nel mercato del lavoro attraverso
misure di sostegno specifiche che associno misure attive, alla ricerca di un
impiego, l’istruzione e la formazione”.
Insomma anche chi è occupabile finché non trova un lavoro devono essere sostenuti perché non muoiano di fame e abbiano il tempo di qualificarsi professionalmente.
Domandina finale: la vera ministra Calderone è quella di Roma che si batte contro il reddito di Cittadinanza, oppure è quella di Bruxelles che fa esattamente l’opposto.
Aah saperlo!
Nessun commento:
Posta un commento