Il presidente ucraino Zelensky sarà ospite al festival di Sanremo con un messaggio registrato. Oramai a quest’uomo manca solamente un’incursione allo Zecchino d’Oro e poi ha fatto il giro mondiale delle partecipazioni televisive molto apprezzate dai media occidentali
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in visita a Kiev, ha perorato la causa dell’Ucraina per un suo ingresso nell’Unione europea. Lo stesso presidente ucraino si dice certo che l'adesione avverrà entro il 2023. Una stupidaggine.
Ma Zelensky non è quel fior di mammola che viene descritto.
Non è l’eroico presidente democratico che resiste al diavolo Putin, come viene dipinto dai grandi media mondiali.
Serve ricordare che Zelensky ha messo fuori legge i partiti dell’opposizione; ha sostituito i funzionari ed i politici che non erano d’accordo con la sua politica; ha assoggettato la Giustizia al suo potere; ha chiuso dei quotidiani che non gli erano favorevoli; le Tv ucraine sono sotto il suo tallone con i Tg unificati a sua maggior gloria; ha fatto un decreto che spedisce in galera chi in Ucraina parla di pace.
L’Ucraina è, secondo Trasparency International, al 122 posto su 180 Paesi come corruzione (l’Italia è al 44 e la virtuosa Danimarca è al primo).
Insomma l’Ucraina è un Paese che con questi tratti anti democratici non degni di uno Stato di diritto, non può minimamente sperare di entrare nell’Unione europea.
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