Purtroppo la Sanità regionale si sta indirizzando, causa una pseudo Sinistra e una Destra che si dichiara liberale, verso una privatizzazione galoppante.
Se non ci sarà una piena consapevolezza dei c.d. Progressisti e della Sinistra su ciò che si sta realizzando sotto i nostri occhi da qualche anno, il punto più alto del nostro welfare, la Sanità pubblica per tutti, diventerà una chimera sempre più povera e marginale cui si rivolgeranno solo le fasce più deboli della popolazione.
E se alle prossime elezioni regionali vincerà ancora Fedriga, la privatizzazione della Sanità regionale riceverà un’ulteriore spinta.
Praticamente tutti i cittadini della Regione si sono imbattuti nella malasanità. Appuntamenti rilasciati alle calende greche per avere una visita specialistica. Molti vengono dirottati in strutture private. E se prendiamo 100 nostri corregionali e chiediamo loro come funziona la prevenzione sanitaria e gli appuntamenti per delle visite specialistiche, vi risponderanno imprecando: sono un disastro epocale!
Ma se alle stesse 100 persone chiedereste il gradimento del Presidente della giunta regionale Fedriga, il 70% vi risponderebbe di ammirarlo e di apprezzare il suo lavoro in Regione. Eppure molta colpa di questa pericolosa situazione è sua e dell’assessore alla Sanità Riccardi, perché la Sanità è totalmente di competenza della Regione.
E se alcuni facoltosi cittadini pensano di risolvere la loro sicurezza sanitaria con una polizza assicurativa privata, riporto ciò che è successo ad un mio conoscente. Questi è un quarantacinquenne che avendo in famiglia casi di tumori al colon, voleva sottoporsi privatamente ad una colonscopia vista la familiarità della patologia.
Ma l’assicurazione ha rigettato la sua richiesta perché ha ritenuto che questa colonscopia fosse un suo capriccio vista la sua giovane età e quindi sarebbe stato un costo non giustificato.
Per cui dobbiamo bloccare questa pazzia di privatizzare la Sanità pubblica regionale e il cittadino ha solo un’arma da usare a sua difesa: il voto.
Quindi coloro che vogliono una Sanità regionale totalmente pubblica, alle prossime Regionali non devono votare Fedriga e compagni.
E quando la Sanità pubblica ricomincerà a ricevere finanziamenti adeguati non più dirottati sul Privato e a dare un servizio decente, le strutture private non più convenzionate con la Regione continueranno a dare i loro servizi solo ai pazienti che se lo possono permettere, pagando di tasca propria o con la loro eventuale assicurazione privata.
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