Ma chi sono Marina e Piersilvio Berlusconi? Fanno parte del governo italiano? Possono decidere se tassare o meno le banche sui loro enormi profitti, per rimpinguare le anemiche casse dello Stato? I berluscones, attraverso Gianni Letta, punto di riferimento della famiglia, stanno trattando con Meloni come fare per far togliere a Mediolanum, la banca in cui la famiglia Berlusconi detiene un pacchetto di azioni notevole, questa imposta che costerebbe loro un pacco di milioni secondo le stime.
Il dante
causa dei Berlusconi al governo, Tajani, ha proposto che le banche diano un’elemosina,
pardon, un contributo di solidarietà purché sia concordato con le banche. Una
cosa ridicola.
Insomma
anche stavolta la Meloni, che dice di non essere ricattabile, deve mettersi
sull’attenti davanti ai berluscones o loro inviati, e quindi questa nuova tassa per
gli istituiti di credito salterà come l’anno scorso, perché Marina e Piersilvio
non l’accettano.
Per cui i
berluscones, anche se non hanno cariche pubbliche, dettano l’Agenda del governo.
Una vergogna.
Abbiamo anche
in piedi il problema taxi che nelle città non si possono implementare pena il
blocco delle città stesse, e quelle annose degli stabilimenti balneari.
Questo è un
governo pieno di paura che si ferma davanti a quelle corporazioni che sono anche
suoi elettori da tutelare, anche a discapito degli interessi della totalità dei
cittadini.
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