Molti lodano le capacità del ministro Fitto che segue nel governo le opere del Pnrr europeo. Dicono che è un bravo ministro che gestisce i miliardi del Pnrr con capacità e oculatezza.
E’ proprio
così, oppure è tanta propaganda mediatica?
Vediamo il
caso dell’Alta Velocità ferroviaria che dovrebbe unire Salerno con Reggio
Calabria, il progetto più costoso del Pnrr.
Il ministero
dell’Ambiente ha dato l’Ok attraverso la commissione VIA (Valutazione di
Impatto Ambientale) alla costruzione del primo lotto. Il costo era previsto di 7 (sette) miliardi, ma già prima di
iniziare i lavori sono lievitati a 9 (nove).
Su quest’opera
non è stata fatta nessuna analisi di costi-benefici. Il valore totale dell’opera
varia da 22,5 (ventidue e mezzo) miliardi a 29 (ventinove) e questa è la prima
anomalia. Un’altra è che le analisi di fattibilità sia stata fatta addirittura
dal soggetto interessato, ovvero le Ferrovie dello Stato.
Poi viene il
botto. Circa un anno fa, un comunicato alla Commissione Trasporti della Camera
di un sottosegretario del ministero dei Trasporti che sappiamo il ministro è
Salvini, dichiara che il lotto centrale che dovrebbe collegare Cosenza con
Catanzaro non era fattibile per insormontabili problemi di costi e tempi dovuti
alla situazione geologica e alle falde idriche del tracciato.
Per cui, se
le parole hanno ancora un senso, il principale progetto del Pnrr era stato
valutato e deciso senza valutare correttamente se l’obiettivo principale che
doveva unire i due capoluoghi di provincia, si poteva fare! E aggiungo, tutti
questi miliardi spesi male, accorcerebbero i tempi rispetto alla linea ferroviaria
attuale della Salerno - Reggio Calabria che funziona bene e non è affatto
satura, di appena un’ora.
Ricapitolando:
quest’opera è uno spreco mostruoso che renderà ricchi alcuni, ma più poveri gli
italiani.
Per cui,
dopo queste notizie, siamo ancora convinti che Fitto stia gestendo con capacità
e oculatezza i miliardi del Pnrr?
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