venerdì 18 ottobre 2024

Nordio dovrebbe vergognarsi

La guardia di Finanza ha arrestato in flagranza di reato Paolino Iorio, direttore generale della  Sogei, un’azienda dello Stato. In questa indagine sono state arrestate  18 persone. Evidentemente un’indagine importante che deve aver occupato diversi Pm per arrivare a beccare in flagranza di reato il dg e gli altri. Tant’è che coinvolge anche il personaggio che si definisce il “referente in Italia di Elon Musk”, l’uomo più ricco del mondo in ottimi rapporti con la Meloni. Ora sarà la magistratura che deciderà su questo ennesimo caso di corruzione.

Ovviamente per arrivare a prendere col “sorcio in bocca” il dg della Sogei, è del tutto chiaro che sono servite mesi e mesi di intercettazioni. Non si può entrare in un ufficio nel momento in cui l’uomo stava mettendosi in tasca la mazzetta di 15mila euro della corruzione dalle mani di un imprenditore.

Per cui sorge spontanea la domanda: se fosse stata in vigore la nuova legge voluta da Nordio che prevede fino ad un massimo di 45 giorni di intercettazioni e poi con difficoltà enormi poterle eventualmente prolungare, questa indagine si sarebbe potuta fare, ottenendo in tal modo l’arresto del delinquente mentre prendeva la mazzetta?

No, come diceva anche il procuratore capo di Genova Pinto sul caso Toti. Per cui anche Iorio sarebbe ancora al suo posto e molto probabilmente continuerebbe a delinquere incassando corpose mazzette.

Ecco che quando si dice che questa nuova regola sulle intercettazioni serve per l’impunità dei reati dei “colletti bianchi”, si dice solo la realtà dei fatti.

Credo che Nordio e questa destra dovrebbero vergognarsi.

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