sabato 19 ottobre 2024

Sanità regionale: un gatto che si morde la coda

Ho letto che il Policlinico città di Udine vuole raddoppiare l’attuale struttura di viale Venezia. Il suo presidente e amministratore delegato, Claudio Riccobon, ha dichiarato illustrando i suoi programmi: "… L’ambizione è continuare a crescere in termini di competenze professionali, di tecnologie e di livelli assistenziali complessi per dare risposte alle effettive criticità presenti sul territorio regionale: crediamo nel ruolo del privato accreditato come partner del servizio sanitario pubblici, capace di farsi carico di problematiche più articolate di salute e non limitato alle attività di base”.

Questo è un chiaro esempio su come sarà la Sanità futura in Regione. Crescerà il privato e lentamente ma inesorabilmente il pubblico sarà destinato a fare l'ancella.

Il perché è presto detto: dove troverà le competenze professionali e tecnologiche che le serviranno con il raddoppio della sua struttura il policlinico udinese?

Ma è ovvio, rubando personale medico agli ospedali pubblici che sono già in difficoltà per l’annosa carenza di medici e infermieri.

E tutto questo nasce dalle scelte politiche di Riccardi e del suo dante causa Fedriga.

Se il presidente e Ad del policlinico udinese non fosse certo che la Regione stipulerà la convenzione di accreditamento con la Regione, probabilmente l’investimento milionario non lo farebbe, sarebbe troppo rischioso.

A questa situazione calza a pennello per la Sanità regionale il detto popolare: E’ un gatto che si morde la coda.

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