Tajani ripete spesso che lui e Forza Italia sono il centro moderato. Eppure le riforme che vorrebbe sulla giustizia sono pazzesche. La magistratura e anche l’ordine degli avvocati sono preoccupati. E poi la sua posizione sulle guerre in corso in Ucraina vs. Russia e Israele vs. Hamas, è incredibile per chi si professa di centro moderato.
Ecco alcune
sue azioni e dichiarazioni ricavate da un intervento di Alessandro Orsini sul
Fatto.
Il 28 ottobre 2023, Tajani, in qualità di ministro degli Esteri, si è rifiutato di votare una tregua umanitaria all’Onu per interrompere i bombardamenti a Gaza, giustificando tale comportamento con: “Bisogna essere sempre solidali con Israele; la sicurezza d’Israele non è negoziabile”. A dicembre 2023 e a gennaio 2024, Tajani ha venduto bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce e altre munizioni per un valore di 730.869,5 euro a dicembre e a gennaio altri 1.352.675 euro. Ovviamente materiale bellico per massacrare i palestinesi di Gaza. Eppure la nostra Costituzione vieta di vendere armi a Paesi in guerra. L’11 gennaio 2024 su imput del Sudafrica, la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja ha avviato il processo per genocidio Israele. Tajani si è schierato con Netanyhau e contro il Sudafrica. Il 10 maggio 2024, Tajani si è rifiutato di votare a favore di un seggio per lo Stato della Palestina all’Onu, come hanno già fatto centinaia di Paesi nel mondo. Il 19 maggio 2024, quando la Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto contro Netanyhau, Tajani ha risposto che tale richiesta è “inaccettabile”. Il 19 settembre 2024, Tajani ha votato contro una risoluzione Onu che chiedeva di porre fine all’occupazione dei territori palestinesi. L’11 ottobre a Cipro durante l’ultimo MeD9, Meloni e Tajani hanno impedito l’inserimento di un brano che impediva la vendita di armi ad Israele nella nota con cui Francia, Italia e Spagna condannavano l’attacco israeliano contro l’Unifil in Libano, come richiesto da Macron e Sanchez. Il 22 ottobre 2024 in un incontro a Gerusalemme con Netanyhau durante il quale il capo del governo d’Israele dichiarava, quando i morti nella Striscia erano già 43.000: “IL bombardamento di Gaza è necessario per difendere il diritto d’Israele a difendersi”, Tajani ha risposto: “Ho assicurato (Netanyhau) il sostegno dell’Italia al diritto di Israele di difendersi”.
Ebbene un
personaggio simile si dichiara moderato e dice che: “I cattivi maestri fomentano
violenza”. Che parla di “campagne
d’odio” e sostiene un governo israeliano radicato nell’odio e nel razzismo!
Che usa l’apartheid verso i palestinesi. Che ha personaggi come Ben Gvir come
ministro della sicurezza nazionale che è un ammiratore di Baruch Goldstein, il
terrorista autore della strage contro la moschea di Hebron nel 25 febbraio
1994.
Dunque
Tajani prosegue a testa bassa a sostenere il criminale Netanyhau, anche se da
bravo “moderato” magari anche cattolico spende una falsa lacrima per i bambini, donne e vecchi che a
migliaia sono morti a Gaza, e le uccisioni nei territori occupati in
Cisgiordania, in Libano, in Iraq, in Iran, con armi e proiettili anche italiani.
Mi chiedo,
se dovesse accadere che gli israeliani attaccassero, come hanno già fatto, i
militari Unifil di stanza in Libano e morissero (Dio non voglia) dei militari
italiani, come si comporterebbe il nostro ministro degli Esteri? Tuonerebbe
contro Netanyhau?
Io penso che
tutto questo dovrebbe far arrossire di vergogna Tajani e il governo.
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