sabato 21 giugno 2025

Meloni, basta menzogne

La Meloni ci dice che viviamo in un mondo meraviglioso. dove tutto funziona. L’occupazione aumenta; lo Stato ha aumentato i finanziamenti alla Sanità; siamo molto autorevoli e quindi ascoltati in Europa e nel mondo. Insomma, secondo la nostra presidente del Consiglio, l’Italia sta diventando uno dei Paesi europei in cui si vive meglio che altrove, eccetera, eccetera.

Poi si legge il Report della Caritas sulla povertà in Italia che provengono da 3.341 Centri in 204 diocesi per il 2024 e il quadro dipinto dalla Meloni sbiadisce. Sono in realtà tutte balle.

In Italia i poveri sono aumentati in 10 anni del 62%. Il nostro Paese è il settimo in Europa per il rischio di povertà che è aumentata dal 22,8% del 2022 al 23,1% del ’24. Secondo i dati dell’Istat, un italiano su dieci, ovvero 5 milioni e 694mila italiani è in condizione di povertà assoluta. 2 milioni e 217mila non conducono una vita dignitosa perché non hanno una alimentazione adeguata, risorse per l’abbigliamento e un’abitazione. Nel Nord l’aumento della povertà è del 77% mentre nel Meridione è del 64,7%. I due problemi maggiori sono la casa e la salute.

Infatti tra gli assistiti il 22,7% vive senza casa, ospiti dei dormitori o in condizioni abitative inadeguate. Il 10,3% ha problemi a pagare l’affitto e le bollette. Il 15,7% non riesce a curarsi. Chiedono visite mediche, farmaci, e molti rinunciano alle cure. Il 47,9% è disoccupato e chiede un aiuto. Il 23,5% lavora ma con salari da fame che non permette loro di arrivare a fine mese. E nella fascia di età 35/54 anni la percentuale dei lavoratori poveri supera il 30%.

Però la Meloni e compagnia cantando, parlano entusiasti che l’occupazione nel Paese non è stata mai così alta. Dimenticano gli ipocriti che per l’Istat è occupato anche chi lavora un’ora alla settimana.

E dopo tutto questo, Meloni & C. si vantano che questo boom di occupati è dovuto all’eliminazione del Reddito di cittadinanza.

Questo governo dopo il RdC ha pure ridotto le spese sociali, basta consultare la legge di Bilancio del 2025-2027.

Eppure per le armi i finanziamenti si trovano, mentre per sostenere chi non ce la fa, i soldi sono finiti.

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