Per rispondere a coloro che ritengono Israele, anche a dispetto dei suoi crimini, un Paese democratico, ecco alcuni esempi che dimostrano il contrario.
Il governo
criminale di Netanyahu non lascia entrare nella Striscia di Gaza neppure il
latte in polvere per i neonati! Le madri sono così malnutrite che non riescono
ad allattare e così centinaia di lattanti stanno morendo addirittura di fame.
Espelle dal
Parlamento i politici se le loro opinioni non coincidono con quelle del governo.
Come il deputato Ayman Odeh, leader del partito arabo- israeliano e favorevole
alla soluzione dei due Stati. A questo parlamentare viene contestato un post
scritto dopo gli accordi di tregua tra Israele e Hamas del gennaio scorso che recita così: “Sono felice per la liberazione dei rapiti e
dei prigionieri. Ora dobbiamo liberare entrambi i popoli dal giogo
dell’occupazione. Siamo tutti nati liberi”. Questa norma antidemocratica è
stata varata nel 2016 e guarda un po’, il primo ministro di allora era sempre
quel criminale di Netanyahu. Questa legge prevede pure che i parlamentari
possono essere sospesi per settimane senza Appello e pure senza stipendio. Con
questi metodi, la maggioranza parlamentare può espellere chiunque non sia
favorevole ai disegni del governo. In Israele basta un post da parte di
cittadini comuni in particolare se arabi, per venire accusati di terrorismo.
Tra il 7 ottobre 2023 e il 27 marzo 2024 sono stati arrestati 401 cittadini
palestinesi con l’accusa di “incitamento
al terrorismo” e “identificazione con
una organizzazione terroristica”. E questa legge prevede il carcere da tre a cinque anni. Gli arrestati possono essere tenuti in carcerazione
preventiva per otto mesi in strutture di massima sicurezza , dove sono
documentate violenze e torture. Poi, sempre in Israele, esiste la censura.
Netanyahu è sotto processo per corruzione su tre filoni due dei quali per aver fatto
e ricevuto regali dai proprietari di grandi testate giornalistiche con una copertura favorevole
a lui. In Israele vige la censura militare in un Paese che è praticamente
sempre in guerra. A Gaza non è consentito ai giornalisti sia israeliani che
stranieri entrarci. E poi la Cisgiordania palestinese. Ora con l’aiuto palese
dell’esercito, vengono distrutte le case dei palestinesi e spesso ammazzati gli
abitanti. E aumentano nuove colonizzazioni
israeliane denunciate dall’Onu come illegali secondo il diritto internazionale
ed un ostacolo che impedisce la creazione di uno Stato palestinese. In Israele poi vige l’apartheid. Gli israeliani arabo-palestinesi sono “meno uguali” degli
israeliani.
Queste sono
solo alcuni fatti che dimostrano senza ombra di dubbio che Israele è un Paese
governato da una banda di criminali che non si ferma davanti a nessuna strage,
fossero pure neonati e bambini, per raggiungere lo scopo della grande Israele
che andrebbe dal Giordano al Mare e quindi con i palestinesi che se ne devono
andare o farsi ammazzare. E serve anche a Netanyahu che vuole le guerre
continue, perché allontana lo spettro del carcere se venisse condannato nei tre
processi in corso per corruzione.
E quindi, per
motteggiare Primo Levi: Se questa è una democrazia…
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