martedì 21 maggio 2024

Basta, non se ne può più!

A proposito di politici inaffidabili e corrotti, ecco un caso emblematico.

Gianfranco Miccichè da trent’anni è l’uomo forte di Forza Italia in Sicilia. Ex senatore ed ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana.

E’ accusato di aver usato l’auto blu per scopi non istituzionali.

Come ad esempio: comperare farmaci, sigarette, portare il proprio gatto Paki dal veterinario, lasagne fresche per un compleanno, acquistare pesce fresco, acquisto di piante grasse, visite mediche, cene, in aeroporti naturalmente con l’autista che soddisfaceva ogni sua richiesta. Mario Di Ferro, un ristoratore palermitano, ha patteggiato 4 anni di carcere per droga ed ha ammesso di aver ceduto cocaina allo stesso Miccichè.

L’accusa della Procura di Palermo a Miccichè è di truffa aggravata e peculato per aver usato l’auto di servizio in maniera spregiudicata per fini personali, per la sua famiglia e per suoi collaboratori.

Anche l’autista è accusato di truffa aggravata perché avrebbe falsificato le dichiarazioni sulle missioni.

Questi sono i fatti, ed ecco cosa ha risposto il Miccichè riguardo alle accuse della Procura alla sua segretaria che era preoccupata per la visita della Finanza all’Assemblea regionale siciliana: “Stai tranquilla che sul peculato, proprio, no puonno (ce la possono) sucare altamente”.

E’ certo che ad uno dei personaggi più potenti dell’isola, non possono fare niente. La legge, cui devono sottostare i comuni cittadini, per questi rappresentanti della razza padrona viene interpretata non applicata.

 





Nessun commento: