giovedì 18 luglio 2024

Stiamo assistendo ad un genocidio......

Stiamo assistendo nella striscia di Gaza ad un genocidio, ma in Occidente la vita continua come se niente fosse. Eppure c’è un documentario di Al Jazeera, “The Night Won’t End” che ci fa vedere delle immagini che fanno accapponare la pelle: un bambino scheletrico morto di denutrizione; teste di bambini schiacciate dalle macerie; un padre che piange il suo bambino insanguinato e morto.

Scene che toccano. The Lancet, la prestigiosa rivista medica ha stimato che i morti nella Striscia sono 186mila, l’8% della popolazione prebellica. Tutte le strutture per un vivere civile sono state distrutte come gli ospedali, l’acqua è contaminata e un inquinamento terrificante tra spazzatura varia e detriti che rendono la vita impossibile per quelle persone che ci abitano.

Secondo Clara Mattei, ci sono 20mila bambini orfani che si aggirano tra le rovine di Gaza e mezzo milione stanno morendo per il blocco degli aiuti umanitari voluto dal governo Netanyhau. E dopo queste mostruose cifre, c’è ancora qualcuno che parla di Israele come l’unica democrazia di quei luoghi.

Lo scorso mese, il Congresso americano ha approvato una norma che vieta al Dipartimento di Stato di fornire questi numeri.

Rashida Tlaib, una rappresentante del Congresso di origine palestinese ha così commentato questa norma: “Stiamo osservando il governo di apartheid israeliano compiere un genocidio a Gaza in tempo reale e questa norma è un tentativo di nasconderlo”.

E mentre, come vediamo, la gente muore ogni giorno o sotto le bombe o per gli stenti, la Chevron a ripreso a estrarre gas sulle coste di Gaza. E il giorno dopo l’invasione terrestre nella Striscia, il governo israeliano ha concesso 12 licenze per esplorare nuovi giacimenti di gas.

Quando nel dopoguerra sentivo degli eccidi perpetrati dai nazisti, inorridivo pensando a quei tedeschi che vivevano vicino ai campi di sterminio nazisti e che non reagivano a tale mostruosità, ebbene su Gaza i cittadini occidentali non vedono, non sentono, non parlano. Siamo come i “bravi” cittadini tedeschi sotto Hitler.

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