Un
paio di settimane fa, un preside di una scuola primaria di Rozzano in
provincia di Milano, è stato massacrato dai giornali e dalle TV,
perché ritenuto colpevole di aver vietato il presepe nella sua
scuola per non toccare la suscettibilità dei musulmani,
Ma
la realtà dei fatti è completamente diversa da come ci è stata
raccontata.
Infatti,
la storia vera è questa: Marco Parma, questo il nome del dirigente
scolastico della scuola, aveva semplicemente vietato a due mamme di
insegnare dei canti natalizi ai bambini durante il normale orario
scolastico.
La
questione è tutta qui e personalmente trovo la scelta del preside
corretta: i genitori non possono e non devono interferire sui
programmi scolastici.
Eppure,
grazie ad una disinformazione che ha stravolto totalmente i fatti,
l'episodio è stato recepito da molti cittadini come uno scontro di
civiltà tra cristiani e islamici.
E
su un argomento simile è saltato a piè pari chi propugna ogni
giorno la guerra santa contro l'Islam, come il prode Salvini, in
questo caso supportato anche dagli ex ministri berlusconiani, La
Russa e Gelmini.
Salvini,
ridicolmente, si è presentato davanti alla scuola di Rozzano con un
presepe in mano ma, bontà sua, ci ha risparmiato almeno la solita
felpa d'ordinanza con magari scritto: ”io sto con Gesù”.
Sarebbe
stato oltremodo insopportabile ergersi ora a paladino della
cristianità, dopo gli anni dei deliri leghisti, come i riti
“celtici” pagani, le ampolle con le acque del dio Po e altre
amene rappresentazioni.
Mentre
Maria Stella Gelmini, sfidando il ridicolo, si è esibita nel canto
natalizio: “Tu scendi dalle stelle”.
Ma
è giusto sottolineare che se nei giorni nostri, la Sacra Famiglia
entrasse nel nostro Paese come fanno le moltitudini che sbarcano
sulle nostre coste, secondo il vangelo di Matteo …..Salvini,
dovrebbe venire immediatamente espulsa, così come i “Re Magi”
che venivano dall'Oriente, sempre da clandestini.
E
questo non è sicuramente lo spirito del vero Natale cristiano, che
parla di inclusione, di tolleranza e di pace tra gli uomini.
Eppure
dalle immagini televisive, questo inedito trio, Salvini, La Russa e
Gelmini, sembravano dei cristiani devotissimi.
Naturalmente,
su questo fatto, non poteva mancare l'intervento di Matteo Renzi che
ha scritto: “Il Natale è molto più importante di un preside in
cerca di provocazioni”.
Poi,
incredibilmente, il ministro dell'Interno Alfano ha ordinato a tutti
i prefetti di allestire in tutta fretta un presepe
nelle sedi prefettizie.
Mentre
il sempre acuto Gasparri ha sparato contro il preside:
“Il
ministro dell'Istruzione Giannini allontani chi cancella il Natale”.
Eppure,
nessun musulmano aveva chiesto di non allestire il
presepe nella scuola di Rozzano.
E
ora un'ultima perla.
Sentite
cosa scrive nella sua rubrica della “Posta del cuore”, si
proprio del cuore, sul settimanale berlusconiano “Chi”,
Carlo Rossella, rispondendo alla signora Marisa di Stresa che gli
chiedeva come si può vincere l'Isis.
Ecco
la risposta del nostro eroe alla sua lettrice:
“Marisa
mia, l'Isis si vince solo ammazzandoli uno per uno, senza pietà.
Intanto
si cominci a radere al suolo Raqqa, la capitale del fantomatico
Stato.
Più
muoiono meglio è.
Ha
ragione il presidente Hollande, un uomo con le palle,
il cui esempio andrebbe seguito da tutti i Paesi amici della
Francia”.
E
dopo questa delirante cretinata, molto probabilmente il buon
cattolico Carlo Rossella, sarà ritornato a casetta sua ad allestire
con i nipoti il presepe per festeggiare degnamente un sereno Natale
con la sua famiglia.
Questo
è il mondo in cui viviamo.
Siamo diventati un Paese incivile, infestato da ipocriti.
Da
sepolcri imbiancati.
Molti
sono cristiani per finta.
Sparano
tonanti: “guai a chi ci toglie il presepe, a chi
ci tocca il crocefisso nei luoghi pubblici” e poi
usano parole e frasi anticristiane che fanno venire i brividi.
Hanno
comportamenti privi di qualsiasi umana pietà, degne del peggior
nazifascismo.
Per
completezza d'informazione, gli ispettori dell'ufficio
scolastico regionale lombardo, dopo l'ispezione alla scuola di
Rozzano per fare chiarezza su questo episodio, non hanno trovato:
“Nessuna
irregolarità nelle scelte del preside”.
“Le
sue decisioni sulle feste natalizie sono state concordate con tutte
le voci della scuola e non c'è stata nessuna sua
imposizione”.
Altro
che il preside non vuole il presepe nella sua scuola per non toccare
la sensibilità dei musulmani, com'è stato riportato dalla quasi
totalità dei media e cavalcato poi da quei personaggi politici che
su questo argomento cercano di carpire il consenso degli elettori
meno preparati.
E
questo è tutto.
E visto che "L'Isola" ritorna dopo le festività natalizie, Vi auguro un sereno Natale ed un buon 2016.
E visto che "L'Isola" ritorna dopo le festività natalizie, Vi auguro un sereno Natale ed un buon 2016.
1 commento:
Egregio Signor Anilo Castellarin,
quello che a me ha dato fastidio del preside di Rozzano sono state queste sue parole: «Canti religiosi dopo Parigi?
Una provocazione pericolosa»
E' vergognoso che un rappresentante della scuola italiana si esprima in questo modo.
Siamo arrivati al ridicolo:affermare che i canti religiosi natalizi possano essere letti in chiave provocatoria.
Quali mali si possono nascondere dietro un "Tu scendi dalle stelle"? E non mi si risponda con queste parole:"La scuola è laica." La simbologia che c'è dietro il Natale,infatti, non è solo di carattere religioso,abbracciando la stessa anche la nostra identità storica e culturale.
Con stima.
Francesco Di Stefano
Posta un commento