giovedì 17 dicembre 2015

Testo della mia "L'Isola" a TPN del 17 dicembre 2015


Un paio di settimane fa, un preside di una scuola primaria di Rozzano in provincia di Milano, è stato massacrato dai giornali e dalle TV, perché ritenuto colpevole di aver vietato il presepe nella sua scuola per non toccare la suscettibilità dei musulmani,
Ma la realtà dei fatti è completamente diversa da come ci è stata raccontata.
Infatti, la storia vera è questa: Marco Parma, questo il nome del dirigente scolastico della scuola, aveva semplicemente vietato a due mamme di insegnare dei canti natalizi ai bambini durante il normale orario scolastico.
La questione è tutta qui e personalmente trovo la scelta del preside corretta: i genitori non possono e non devono interferire sui programmi scolastici.
Eppure, grazie ad una disinformazione che ha stravolto totalmente i fatti, l'episodio è stato recepito da molti cittadini come uno scontro di civiltà tra cristiani e islamici.
E su un argomento simile è saltato a piè pari chi propugna ogni giorno la guerra santa contro l'Islam, come il prode Salvini, in questo caso supportato anche dagli ex ministri berlusconiani, La Russa e Gelmini.
Salvini, ridicolmente, si è presentato davanti alla scuola di Rozzano con un presepe in mano ma, bontà sua, ci ha risparmiato almeno la solita felpa d'ordinanza con magari scritto: ”io sto con Gesù”.
Sarebbe stato oltremodo insopportabile ergersi ora a paladino della cristianità, dopo gli anni dei deliri leghisti, come i riti “celtici” pagani, le ampolle con le acque del dio Po e altre amene rappresentazioni.
Mentre Maria Stella Gelmini, sfidando il ridicolo, si è esibita nel canto natalizio: “Tu scendi dalle stelle”.
Ma è giusto sottolineare che se nei giorni nostri, la Sacra Famiglia entrasse nel nostro Paese come fanno le moltitudini che sbarcano sulle nostre coste, secondo il vangelo di Matteo …..Salvini, dovrebbe venire immediatamente espulsa, così come i “Re Magi” che venivano dall'Oriente, sempre da clandestini.
E questo non è sicuramente lo spirito del vero Natale cristiano, che parla di inclusione, di tolleranza e di pace tra gli uomini.
Eppure dalle immagini televisive, questo inedito trio, Salvini, La Russa e Gelmini, sembravano dei cristiani devotissimi.
Naturalmente, su questo fatto, non poteva mancare l'intervento di Matteo Renzi che ha scritto: “Il Natale è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni”.
Poi, incredibilmente, il ministro dell'Interno Alfano ha ordinato a tutti i prefetti di allestire in tutta fretta un presepe nelle sedi prefettizie.
Mentre il sempre acuto Gasparri ha sparato contro il preside:
Il ministro dell'Istruzione Giannini allontani chi cancella il Natale”.
Eppure, nessun musulmano aveva chiesto di non allestire il presepe nella scuola di Rozzano.
E ora un'ultima perla.
Sentite cosa scrive nella sua rubrica della “Posta del cuore”, si proprio del cuore, sul settimanale berlusconiano “Chi”, Carlo Rossella, rispondendo alla signora Marisa di Stresa che gli chiedeva come si può vincere l'Isis.
Ecco la risposta del nostro eroe alla sua lettrice:
Marisa mia, l'Isis si vince solo ammazzandoli uno per uno, senza pietà.
Intanto si cominci a radere al suolo Raqqa, la capitale del fantomatico Stato.
Più muoiono meglio è.
Ha ragione il presidente Hollande, un uomo con le palle, il cui esempio andrebbe seguito da tutti i Paesi amici della Francia”.
E dopo questa delirante cretinata, molto probabilmente il buon cattolico Carlo Rossella, sarà ritornato a casetta sua ad allestire con i nipoti il presepe per festeggiare degnamente un sereno Natale con la sua famiglia.
Questo è il mondo in cui viviamo.
Siamo diventati un Paese incivile, infestato da ipocriti.
Da sepolcri imbiancati.
Molti sono cristiani per finta.
Sparano tonanti: guai a chi ci toglie il presepe, a chi ci tocca il crocefisso nei luoghi pubblici” e poi usano parole e frasi anticristiane che fanno venire i brividi.
Hanno comportamenti privi di qualsiasi umana pietà, degne del peggior nazifascismo.

Per completezza d'informazione, gli ispettori dell'ufficio scolastico regionale lombardo, dopo l'ispezione alla scuola di Rozzano per fare chiarezza su questo episodio, non hanno trovato:
Nessuna irregolarità nelle scelte del preside”.
Le sue decisioni sulle feste natalizie sono state concordate con tutte le voci della scuola e non c'è stata nessuna sua imposizione”.
Altro che il preside non vuole il presepe nella sua scuola per non toccare la sensibilità dei musulmani, com'è stato riportato dalla quasi totalità dei media e cavalcato poi da quei personaggi politici che su questo argomento cercano di carpire il consenso degli elettori meno preparati.
E questo è tutto.

E visto che "L'Isola" ritorna dopo le festività natalizie, Vi auguro un sereno Natale ed un buon 2016.






1 commento:

Unknown ha detto...

Egregio Signor Anilo Castellarin,
quello che a me ha dato fastidio del preside di Rozzano sono state queste sue parole: «Canti religiosi dopo Parigi?
Una provocazione pericolosa»
E' vergognoso che un rappresentante della scuola italiana si esprima in questo modo.
Siamo arrivati al ridicolo:affermare che i canti religiosi natalizi possano essere letti in chiave provocatoria.
Quali mali si possono nascondere dietro un "Tu scendi dalle stelle"? E non mi si risponda con queste parole:"La scuola è laica." La simbologia che c'è dietro il Natale,infatti, non è solo di carattere religioso,abbracciando la stessa anche la nostra identità storica e culturale.
Con stima.
Francesco Di Stefano