sabato 4 ottobre 2025

Fedriga ha passato il segno

Capisco che stare in un partito che ha come segretario Salvini e come vice Vannacci sia molto difficile mantenere un po’ di lucidità ed equilibrio intellettuale, ma Fedriga sta oltrepassando il segno essendo il presidente della Giunta regionale e quindi anche di coloro che non sono di destra.

Quello che ha dichiarato sullo sciopero nazionale di venerdì è di un piccolo politico politicante indegno per un presidente del FVG. Dare dell’antisemitismo ai partecipanti alle manifestazioni e di appoggiare Hamas, è offensivo e aberrante.

Addirittura dice che i bambini che hanno partecipato alle manifestazioni con i loro genitori sono stati “strumentalizzati per manifestare a favore di flottiglie. Mi sembra si sia decisamente superato ogni limite”.

Nel post del 24 settembre, Fedriga si era già espresso su questi temi criticando quegli insegnanti che a scuola cercano di spiegare ai loro allievi la situazione attuale senza un contradditorio e che oggi è tragicamente ridicolo, ma ora sta superando la decenza minima che un presidente, con la "p" volutamente minuscola, dovrebbe mantenere.

Svegliamoci prima che sia troppo tardi. Fedriga, che secondo i sondaggi gode del 70% di gradimento delle popolazioni friul-giuliane, è questo. Sta con il governo di Tel Aviv che ha le mani sporche di sangue di uomini, donne e bambini innocenti.

E chi è con lui è suo complice e quindi con il genocidio che sta compiendo il governo Netanyahu.

giovedì 2 ottobre 2025

Se voti Netanyahu sei suo complice

Ho letto un’intervista all’editorialista israelo- palestinese Meron Rapoport. Egli ha analizzato i venti punti del “piano Trump” e che, secondo il suo estensore, dovrebbe fermare il genocidio in corso a Gaza. Dopo aver valutato i pro e i contro del piano trumpiano, ha fatto un’affermazione che mi ha lasciato basito. Alla domanda del giornalista che gli chiedeva: “Che succede se gli alleati di destra (i macellai Ben-Gvir e Smotrich) lo abbandonano?”, così risponde: “Potrebbe sostenere d’aver vinto la guerra e usare il consenso per il ritorno degli ostaggi per andare rapidamente a nuove elezioni a gennaio, abbastanza sicuro di vincerle (…)”.

Per cui, secondo Meran Papoport, la maggioranza degli israeliani, se si votasse subito, potrebbe dare il proprio consenso a quel criminale di Netanyahu.

Ma allora la distinzione tra il governo Netanyahu con le mani sporche di sangue e la maggioranza degli israeliani non sarebbe più proponibile. E’ come se, dopo le leggi razziali emanate da Hitler in Germania, si fossero indette delle elezioni libere e lui avesse vinto, quegli elettori sarebbero stati sicuramente dei razzisti e quindi complici del capobanda nazista.

Per cui, nel caso di nuove elezioni in Israele, chi votasse Netanyahu dopo il genocidio che lui ha voluto nella striscia di Gaza e i massacri in Cisgiordania, sarebbe un suo complice.

 

mercoledì 1 ottobre 2025

Non sono umani, sono bestie

O Hamas accetta questo piano, oppure finiremo il lavoro a Gaza! Così ha parlato colui che vorrebbe il premio Nobel per la Pace. Parole che fanno rabbrividire.

L’umanità ormai non è più in casa di Trump e Netanyahu. Sono dei criminali senza scrupoli. Fanno ammazzare decine di migliaia di uomini, donne e bambini e la notte, ne sono certo, dormono come angioletti. No! Questi sono dei mostri che di umano hanno solo i tratti somatici, ma dentro sono delle bestie.

martedì 30 settembre 2025

Guerra civile in Israele

Crosetto ha dichiarato che la nave di supporto inviata dal governo, potrà scortare la Global Sumud Flotilla all’interno delle acque internazionali, ma non entreranno nelle acque israeliane davanti la striscia di Gaza, perché sarebbe un pericoloso atto di guerra contro Netanyahu.

Ma allora mi chiedo: se i 41 km. delle acque davanti alle coste della striscia di Gaza sono israeliane e quindi non della Palestina, quella in corso tra Israele e Hamas non è uno guerra tra due Stati, ma una guerra civile all’interno dello Stato di Israele.

Lo dicono pure i due criminali ministri del governo criminale di Netanyahu, Smotrich e Ben –Gvir: c’è un unico Stato dal Giordano al mare ed è Israele.

lunedì 29 settembre 2025

Tajani vs. Salis

Devo aggiungere al post precedente anche la dichiarazione del ministro Tajani riguardo la richiesta di togliere l’immunità all'eurodeputata di Verdi – Sinistra nel Parlamento europeo alla Plenaria di ottobre:

“L’immunità parlamentare serve a garantire libertà di espressione, libertà di azione ai parlamentari, non per vicende che riguardano l’attività delle persone quando non erano ancora parlamentari. Quindi non è giuridicamente fondata la richiesta della conservazione dell’immunità. Noi siamo garantisti, quindi finché uno non è condannato non è colpevole, però non possiamo dare un salvacondotto alla Salis”.

Bene, bravo, bis.

Mancava solo la giaculatoria: l’imputato è innocente fino al terzo grado di giudizio.

Questo è il solito garantismo peloso da parte di piccoli politici politicanti che dicendo queste cose, prendono per il culo i cittadini.

 


domenica 28 settembre 2025

Garantisti a giorni alterni

Garantisti a giorni alterni.

Il caso della Salis nell’Europarlamento è emblematico.

Ilaria Salis è una europarlamentare dei Verdi e Sinistra. L’Ungheria ha chiesto che le venga tolta l’immunità per poterla trascinare a processo in cui è accusata di lesioni cagionate a dei neonazisti nel Paese di Orban.

Ecco alcuni interventi prima che l’assemblea decida.

Il vice segretario della Lega Vannacci ha dedicato un video alla Salis affermando che è sicuramente colpevole, invitandola a farsi ospitare nelle prigioni ungheresi, augurandoli pure molti anni di permanenza.

Procaccini e Mantovani, europarlamentari di FdI, hanno criticato la Commissione Affari giuridici che ha votato contro la richiesta magiara di toglierli l’immunità e che poi sarà votata dall’Assemblea, parlando di strappo alle regole.

Eppure nel Parlamento italiano, sia la Lega che FdI nello stravolgimento in corso sulla Giustizia, hanno abolito l’abuso d’ufficio con un ipergarantismo peloso che sembra sempre più un’impunità per i colletti bianchi, per la razza padrona.

Sono quei partiti che affermano senza arrossire che un imputato è non colpevole fino al terzo grado di giudizio, mentre per la Salis loro hanno già il verdetto di colpevolezza in tasca con il processo ancora in corso.

Vannacci nel suo video contro Salis, ha spiegato dall’alto della sua competenza giuridica, che l’immunità serve a coprire il parlamentare per quello che riguarda la sua specifica funzione di parlamentare. E questo mi pare giusto, ma Vannacci ed i suoi colleghi di cui sopra, dimenticano un fatto eclatante che si sta svolgendo da mesi nel nostro Parlamento: Daniela Santanché.

Il centrodestra unito, ovvero FdI, Lega e FI stanno cercando disperatamente con tutti i cavilli possibili, di bloccare il processo in corso in cui la ministra Santanché è indagata per dei  fatti che non centrano nulla con la sua attività ministeriale.

Questa non è politica, ma un gioco di squadra che squalifica come politicanti chi fa degli equilibrismi semantici per salvare una propria “sorella” anche con metodi che con il garantismo non hanno nulla a che fare, ma che assomigliano tanto all’impunità.

Alla faccia de’: La legge è uguale per tutti.

sabato 27 settembre 2025

Siamo tornati nel Medioevo?

Per tornare all’uccisione di Kirk e alla sua beatificazione al di la e al di qua dell’Atlantico. Ecco alcune sue affermazioni che spiegano le sue idee.

 “Michelle Obama, donna nera, ha un cervello inferiore a quello di una donna bianca”.  “Se vedo un nero che pilota l’aereo, mi chiedo se sia qualificato”. “Le condanne a morte dovrebbero essere pubbliche, veloci, trasmesse in televisione. Penso che ad una certa età sarebbe un’iniziazione”. “L’aborto va vietato. Se mia figlia di 10 anni venisse violentata, dovrebbe partorire”. “Dovrebbe essere legale bruciare una bandiera arcobaleno o Black Lives Matter in pubblico”. “Importare milioni di musulmani è un suicidio per la nostra civiltà. L’Europa deve fermarsi o morirà”.

Ed ora ecco cosa pensa di queste idee la nostra presidente del Consiglio Meloni.

Charlie Kirk esprime solo “messaggi d’amore, fede e libertà”.

Quando è apparsa una scritta alla stazione ferroviaria di Porta Susa a Torino, nella quale era scritto: “Meloni come Kirk”, la Meloni ha risposto che :”essere paragonata a lui è un motivo di orgoglio: Kirk ha fatto della sua vita una battaglia per la libertà di pensiero”.

Per cui è orgogliosa di essere come Kirk, della sua chiara misoginia, (la eventuale  volontà di sua figlia non conta nulla), del suo razzismo, (Michelle Obama e il pilota) della mancanza di rispetto per chi è contrario alle sue farneticazioni (bruciare le bandiere), la totale mancanza di rispetto verso coloro che professano un’altra religione. Insomma abbracciando le idee di Kirk, la Meloni che ritiene siano impregnate d’amore, fede cristiana e libertà d’espressione, fa sprofondare il nostro Paese nel medioevo.

Imbarazzante.